Street food salentino: basta nominarlo per avere subito l’acquolina in bocca! Il “cibo da strada” della Puglia è uno dei più amati in tutto il mondo, perché si ricava da ingredienti semplici ed è al tempo stesso contraddistinto da un gusto unico.

Tra l’altro, questa terra è una di quelle in cui probabilmente si cammina di più – tra lungomare, vicoli pittoreschi, piazze in cui vengono organizzati eventi e spettacoli. Anche per questo motivo le pietanze da passeggio sono tanto popolari, e sono caratterizzate da una lunga e viva tradizione. Ma quali sono i più famosi esponenti dello street food del Salento?

Il rustico salato

Iniziamo la nostra rassegna con il leggendario rustico salato. Un dischetto di pasta sfoglia non troppo grande, il cui diametro è di circa 10-12 cm: l’interno è farcito con un mix di sugo di pomodoro, besciamella e mozzarella, per la felicità del palato di tutti.

Questa è la ricetta originaria del rustico, che però può essere personalizzato in vari modi. Il risultato sarà sempre e comunque invitante, anche grazie al magnifico contrasto tra il ripieno filante e l’involucro croccante. Questa squisitezza è ideale sia per una merenda veloce sia per il pranzo o la cena, tra una gita e l’altra alla scoperta del Salento.

Il pasticciotto

Lo street food non deve essere per forza salato: tra i dolci, uno dei maggiori protagonisti è l’inimitabile pasticciotto leccese. In questo caso si utilizza la pasta frolla, con un cuore di crema pasticcera e amarena.

Ricetta originale della torta pasticciotto leccesse

Anche questo è un classico per tutte le occasioni, dagli spuntini alla colazione del mattino fino al dopo-pasto. Si usano solo ed esclusivamente materie prime genuine: farina, zucchero, burro e tuorli d’uovo. Il pasticciotto è uno degli emblemi della gastronomia salentina, ed è perfetto da assaporare durante il tragitto tra le vie delle città.

Le pittule

Parlando degli alimenti da passeggio tipici della Puglia, come possiamo non menzionare le pittule?

Queste sono molto apprezzate anche negli antipasti, e consistono in frittelle da mangiare semplici o arricchite con pomodori, olive, capperi e così via. Di base, la ricetta prevede:

  • farina;
  • sale;
  • olio extravergine di oliva;
  • acqua;

C’è di più: le pittule possono essere anche dolci! Per realizzarle, bisogna soltanto sostituire il sale con lo zucchero e cospargere le palline di pastella con zucchero a velo. Proprio ciò che serve per ritemprare le energie dopo una camminata tra musei, edifici storici e monumenti.

La frisa

La frisa, o frisella, è un particolare tipo di pane croccante che viene ammorbidito in ammollo nell’acqua. L’impasto è di grano duro: dal panetto si ottengono le frise, che vengono poi biscottate nel forno.

In genere, le frise hanno una forma tondeggiante – talvolta con un foro al centro, simil-ciambelle. Alcuni le condiscono unicamente con sale e con un filo d’olio, altri aggiungono anche cipolle e pezzetti di pomodorini freschi. Un’ottima idea per i pranzi estivi, e per rimanere leggeri quando si trascorre l’intera giornata al mare.

La puccia

Chi non ha mai sentito nominare la puccia del Salento? Essa occupa un posto speciale nell’ambito dello street food: si presenta come un panino, ma è molto più soffice e per questa ragione è amata praticamente da tutti.

All’interno della puccia potete inserire tutti gli ingredienti che desiderate: verdure alla griglia, ricotta o altri formaggi, bresaola, prosciutto, tonno e chi più ne ha più ne metta. Questa è una delle pietanze più facili da personalizzare, e accontenta qualsiasi gusto.

Una curiosità: la puccia salentina nasce come “pasto povero” per i contadini numerosi anni fa. Oggi è un vero e proprio evergreen per gli appassionati della buona tavola.

Le olive al peperoncino

Le olive piccanti si trovano soprattutto in contesti come le sagre di paese, le manifestazioni e così via. Di solito sono servite in appositi coni di carta, insieme a una bibita fresca per “mitigare” il peperoncino.

Non è raro avere a disposizione, insieme alle olive, anche altri stuzzichini come:

  • i ceci fritti;
  • le fave fritte;
  • le noci e le nocciole;
  • i lupini.

La puddica

Se siete a passeggio tra i borghi del Salento, vi suggeriamo caldamente di assaggiare una fetta di puddica. Con questo termine indichiamo una sorta di torta rustica, la cui superficie è guarnita con olive, capperi, origano e pomodorini.

Ci sono anche puddiche ripiene, un po’ più pesanti ma comunque buonissime. Per l’impasto di partenza si usano farina, acqua, lievito, sale e olio evo. Ma perché “puddica”? Semplicemente perché, per la lavorazione del composto, si adoperano i pollici (dal latino pollex)!

Il calzone fritto

Se vi piace lo street food salentino, non dimenticate di provare il mitico calzone: una specie di mezzaluna di pasta per pizza, fritta e farcita con fiordilatte e pomodoro. In un certo qual modo, si tratta della versione in piccolo del panzerotto barese. È difficile mangiarne solo uno, anche perché le camminate mettono appetito!

La scapece

Infine, un fiore all’occhiello dello street food pugliese è la scapece gallipolina. Questo piatto si ricava da pesce azzurro fritto e marinato, insieme a manciate di mollica di pane, zafferano e aceto. È eccellente per chi ama i sapori forti e intensi, ed è protagonista di molte sagre paesane.

Tutte queste vivande possono essere fatte in casa o anche comprate online.